Gli spot delle Lamincards di DragonBall

Ora che ho ripreso la retta via della china e dell’inchiostro, delle volte mi chiedo perché son rimasto tanti anni senza disegnare fumetti. Poi me lo ricordo: il motivo è che facevo un lavoro che mi piaceva e per cui ero pagato bene. Anche se, come spesso accade in questi casi, il lavoro mi assorbiva totalmente rischiando di compromettere la famiglia e distruggendo diversi rapporti di amicizia. Ma credo sia un passaggio comune nella vita della gente che si sbatte un po’. Buona parte di questo lavoro era incentrato su una delle serie di anime più amati di sempre: DragonBall

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Così per ricordare gli antichi fasti insieme a voi, e per riprendermi dal trauma di una puntata che ho visto di DragonBall Super non particolarmente ben animata, ecco una rassegna di spot storici, di cui mi occupavo, insieme alle collezioni di Card. E che emozione quando conobbi Paolo Torrisi, il doppiatore di Goku che ci fece un passaggio per un nostro spot facendo parlare Goku! Ho caricato qui gli spot che avevo delle Lamincards di DragonBall che curai per Edibas. Mi mancano la prima serie di DragonBall Z e le due serie di Energia Segreta. Se avete o avete il link di quelle che mi mancano, per favore fatemele avere che aggiornerò l’articolo.

Questa è la prima, della primissima serie di Dragon Ball appena 5 secondi. La serie fu presentata a Milano alla fiera Fumettopoli. Ora dovrebbe esserci cronologicamente DragonBall Z prima serie, ma appunto mi manca come mi manca la prima serie oro. Ecco la seconda:

Come già fatto per la prima serie, che venne chiamata a posteriori Serie Silver o Serie Argento, dopo la primissima distribuzione inserimmo le Speciali. Dopo questa invece le card erano così famose da non aver bisogno di questi power-up. Questo spot annunciava l’arrivo delle gold nell’amatissima Serie ORO.

Cosa c’è dopo l’oro? Ecco la serie Platino!

Alla Toei cominciavano a coccolarci: nuove illustrazioni in anteprima. Ma non bastava, così oltre alle “Platino” che consistevano nell’utilizzo di una lamina olografata con una texture, invece della semplice metallizzata, introducemmo nuovi colori. In quel periodo giocavo molto a Pokémon, così scelsi i colori rosso e blu e chiamai le nuove speciali superpotenziate “Rubino” e “Zaffiro“. Curiosamente il gioco Pokémon Platino non era ancora uscito. Una divertente coincidenza.

Nel frattempo ecco Dragon Ball GT, in parallelo con la programmazione televisiva.

Ormai il gioco delle citazioni era partito per cui, dopo le superpotenziate Zaffiro e Rubino, come potevo non mettere le Smeraldo? Dalle sfere Poké alle sfere del drago il passo è stato breve. In questo spot preparai anche delle immagini da Style guide e mi divertii a preparare con gli amici della UVC di Milano qualche effettuino diverso dal solito. So che possono sembrarvi un po’ ripetitivi, ma in 5 o 10 secondi dovevamo dare tutte le informazioni necessarie e lasciare una impressione positiva. L’idea di usare spot da 10 secondi comunque funzionava bene perché così potevamo avere il triplo dei passaggi.

La ditta Leonardus ci presentò una nuova lavorazione olografica che permetteva di avere una superficie liscia che rifletteva i colori come in un prisma. un po’ come i CD. Trovai un annetto dopo un edificio sul molo di Yokohama completamente rivestito di quel materiale, l’effetto era incredibile e non si può rendere via foto, comunque anche sulle card non sfigurava certo. Il nome della lavorazione era X-Metal. Ecco il perché del nome della serie X-Metal.

In questa serie si trovano le prime illustrazioni realizzate sui miei rough realizzati nella famosa notte dei 100 bozzetti di DragonBall, di cui ho già parlato qui. Con la Toei eravamo ormai culo e camicia. Ci organizzarono un piacevole incontro con il CEO e famiglia della Daewon Media, in modo da vedere se potevamo espanderci in Corea, in cambio di una partnership con loro, ma purtroppo non se ne fece niente. Di tante occasioni perse me ne accorsi solo anni dopo. Però mangiai veramente bene e potei usare per diverse serate negli anni a venire l’aneddoto del CEO coreano che calzava stivali da cowboy e ostentava una fibbia con la testa di un lupo.

Una delle cose che un po’ mi pento di aver fatto è stata “Attacco Finale”, che è un po’ come quando gli anime ti sparano le puntate spiegone-riassunto con il riciclo di vecchie puntate. Se lo facevano loro perché noi no?

Attacco Finale era un “The best of” con tutte le immagini che erano mai state prodotte, cosa che fece affilare i coltelli ai genitori, sempre più salassati dalle nostre cards. In quel periodo mi ero licenziato dal Corriere della sera per lavorare a tempo pieno con Edibas. L’anno prima, durante le vacanze al mare, quando alla fatidica domanda “che lavoro fa” dei genitori vicini di ombrellone raccontavo del mio impiego in via Solferino ricevevo sguardi di rispetto e ammirazione. L’anno dopo dicendo che facevo le Lamincards ottenevo le peggiori occhiate gelide della mia vita, tutti mi tolsero il saluto e qualcuno sputò anche per terra. Anche in questo titolo era nascosto un riferimento alla cultura dei video games: Finale veniva da Final Fantasy ed era una falsa promessa. I genitori pensavano che con questa sarebbe finita, invece la cosa andò avanti! Due serie di Energia Segreta e le Super 3D. Ed ecco la mia ultima serie, interamente realizzata a Settimo Torinese, proprio di fronte alla fabbrica della Lavazza, dove Edibas aveva la sede e dove mi recavo, con un certo sacrificio, ogni mattina dalla mia Milano.

3D Lenticolari, che erano la vera novità di questa serie erano venuti davvero bene, ma ci terrei a dire, per chi non la conoscesse, che Energia segreta (se avete i video degli spot, per favore giratemeli) aveva una vernice invisibile che si illuminava con la luce di una particolare frequenza, proiettata da un piccolo led su un portachiavi che la faceva risplendere. Sfruttammo al massimo questo effetto nella successiva serie per “Blue Dragon”, purtroppo la nuova creatura di Toriyama non ebbe molta fortuna con il suo pubblico e lo stesso la nostra collezione di card. Questo per dire che oltre a lavorare continuamente sulla collezione e sul gioco, le Lamincards cercavano sempre di offrire sempre qualcosa di nuovo ai loro fan, persino con Ben 10, l’utilizzo della Realtà Aumentata già 10 anni fa! Essere stato insieme ai miei colleghi all’avanguardia nel settore delle carte collezionabili e averlo fatto in Italia, è una cosa che mi permetterà di tirarmela per il resto della mia vita, e voi sapete cosa significhi tirarsela per un milanese!

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